Il credito di imposta è un beneficio fiscale che vanta il contribuente nei confronti delle casse dello Stato o di un Ente Pubblico con podestà tributaria e impositiva.

 

Il credito di imposta può essere utilizzato per la compensazione di eventuali debiti, per il pagamento di imposte dovute o se ne può richiede il rimborso nella dichiarazione dei debiti.

 

Gli organi pubblici centrali, le semplici amministrazioni territoriali e o locali molto spesso agevolano le partite IVA attraverso il credito su:

  • investimenti;
  • acquisti;
  • e altro.

 

Bisogna precisare che il credito non è un finanziamento per i seguenti motivi:

  • il credito d’imposta è uno strumento inerente alle imposte cioè prima si investe e poi si rientra con uno sgravio fiscale;
  • Il finanziamento, invece, è la richiesta di una provvista di capitale creando un creando un debito da onorare.

Il credito di imposta viene generato nei confronti dei seguenti organi pubblici:

  • Stato centrale;
  • Regioni;
  • Comune;
  • Istituti Governativi;
  • e altri soggetti di diritto pubblico.

 

Possiamo affermare che la locuzione credito di imposta definisca un nuovo rapporto tra il contribuente e lo Stato, al momento della richiesta di ottenere un credito il contribuente passa dallo stato di debito a credito nei confronti dello Stato.

Ricordiamo che per diventare creditori bisogna effettuare un investimento e non un versamento indebito del tributo dovuto allo Stato.

Una cosa molto importante è la possibilità di cedere il credito con il vantaggio di ottenere una liquidità immediata da un credito pluriennale.

Come ottenere il credito

Il credito va indicato nella dichiarazione dei redditi senza che questi concorrano alla formazione del reddito stesso nel modulo F24

Nel caso in cui il credito non è utilizzato per la ricerca e lo sviluppo, l’Agenzia della Entrate provvederà a recuperare l’importo relativo al credito e a maggiorarlo con gli interessi e le sanzioni previste dalle legge.