I codici da inserire nelle fatture elettroniche e nelle parcelle elettroniche sono delle coordinate che consentono al Sistema di Interscambio in via automatica di identificare e definire un documento XML ricevuto.
CIG
È l’acronimo di Codice Identificativo di Gara. Viene adottato per identificare un contratto pubblico stipulato in seguito ad una gara d’appalto. È costituito da dieci caratteri alfanumerici ed ha lo scopo di tracciare i pagamenti relativi ai contratti pubblici.
CUP
È l’acronimo di Codice Unico di Progetto. È un codice alfanumerico composto da 15 caratteri. Viene adottato per identificare un progetto di investimento pubblico e tracciarne i dati sui vari sistemi di monitoraggio.
Destinatario
È composto da sette caratteri che può essere utilizzato solo per le fatture elettroniche destinate ai privati. È possibile rintracciare il proprio codice destinatario sul sito: clicca qui: clicca qui.
CUU o IPA
È l’acronimo di Codice Unico di Ufficio oppure codice IPA.
Si compone di 6 caratteri alfanumerici che individuano l’ente pubblico e vengono utilizzato per le fatture elettroniche destinate alla pubblica amministrazione. È possibile rintracciare il proprio codice univoco ufficio sul sito: clicca qui.
RT
È l’acronimo di Ritenuta Persone che identifica la ritenuta previdenziale da versare:
- RTo1 – persone fisiche;
- RT02 – persone giuridiche;
- RT03 – contributo INPS;
- RT04 – contributo ENASARCO;
- RT05 – contributo ENPAM;
- RT06 – altro contributo;
TDxx
È l’acronimo di Tipo documento che identifica la tipologia di documento fiscale che si sta generando:
- TD01 – fattura;
- TD02 – acconto/anticipo su fattura;
- TD03 – acconto/anticipo su parcella;
- TD04 – nota di credito;
- TD05 – nota di debito;
- TD06 – parcella;
- TD16 – integrazione fattura con reverse charge;
- TD17 – integrazione/autofattura per acquisto dall’estero;
- TD18 – integrazione per acquisto di beni intracomunitari;
- TD19 – integrazione/autofattura per acquisto di beni;
- TD20 – autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture;
- TD21 – autofattura per plafond;
- TD22 – estrazione beni da Deposito IVA;
- TD23 – estrazione beni da Deposito IVA con versamento della stessa;
- TD24 – fattura differita collegata al DDT;
- TD25 – fattura differita per cessione di beni per un terzo su richiesta del cedente;
- TD26 – cessione di beni ammortizzabili e per passaggi interni;
- TD27 – fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa;
N
Per N si intende la natura dell’operazione cioè dell’IVA e qui di seguito abbiamo i seguenti codici:
- N1 – con l’esclusione degli interessi moratori, delle penalità sui ritardi o di altri inadempimenti contrattuali;
- N2 – per i forfettari e per soggetti IVA non obbligati ad emettere fattura:
- N2.1 – per operazioni non soggette ad imposta;
- N2.2 – per i forfettari;
- N3 – per le operazioni non imponibili:
- N3.1 – sulle esportazioni extra UE;
- N3.2 – sulle esportazioni intra UE;
- N3.3 – sulle esportazioni verso operatori della Repubblica San Marino;
- N3.4 – sulle operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione per servizi o connessi agli scambi internazionali;
- N3.5 – nei confronti di esportatori abituali che utilizzano il plafond e che hanno rilasciato la dichiarazione d’intento;
- N3.6 – altre operazioni che non concorrono alla formazione del plafond;
- N4 – per operazioni esenti da IVA;
- N5 – regime del margine/IVA non esposta in fattura come le operazioni sui beni usati, sull’editoria e da parte delle agenzie di viaggio che non indicano l’imposta;
- N6 per le operazioni sul reverse charge o autofattura per acquisti extra UE di servizi ovvero per importazioni di beni nei soli casi previsti:
- N6.1 – per la cessione di rottami e altri materiali di recupero;
- N6.2 – per la cessione di oro e argento puro;
- N6.3 – per i subappalto nel settore edile;
- N6.4 – per la cessione di fabbricati;
- N6.5 – per la cessione di telefoni cellulari;
- N6.6 – per la cessione di prodotti elettronici;
- N6.7 – per le prestazioni comparto edile e settori connessi;
- N6.8 – per le operazioni settore energetico;
- N6.9 – altri casi dove si prevede l’utilizzo dell’inversione contabile è da escludere per le prestazioni a committenti UE;
- N7 – per l’IVA assolta in altro stato UE (vendite a distanza e prestazione di servizi di telecomunicazioni, teleradiodiffusione ed elettronici);