Il bilancio di previsione, o bilancio previsionale; è uno strumento contabile di tipo preventivo utile per la pianificazione e programmazione futura.

Il bilancio di previsione assume due aspetti differenti in base all’utilizzo nello scenario:

  1. privato;
  2. pubblico.

1. Bilancio di previsione nel privato

Nelle aziende private possiamo distinguere se si tratta di start-up in fase di redazione del business plan oppure di aziende già operanti e in questo caso parliamo di budget ed è uno strumento parallelo al bilancio d’esercizio.

Nel caso di redazione del business plan il bilancio di previsione, o previsionale, è un valutazione di dove si troverà l’azienda, una volta operativa, in un dato momento futuro.

Quindi la start-up traccia un quadro di previsione sul suo andamento riferito al piano di investimenti, al conto economico e allo stato patrimoniale.

Per le realtà già avviate, la determinazione dl bilancio preventivo, o meglio ancora del budget, permette di prevedere in anticipo le entrate e le uscite dell’azienda.

La composizione del budget

Il budget è composto da due parti principali, il budget operativo che sintetizza il conto economico preventivo e il budget finanziario che mostra i flussi finanziari derivanti da previsioni economiche, investimenti e cassa.

L’importanza della previsione

Il budget ha un ruolo chiave per un’azienda perché consente di ottenere il totale controllo di gestione. In particolare è utile a:

  • formalizzare azioni e strategie sulla base di obiettivi chiari;
  • ottenere risultati concreti;
  • massimizzare i profitti;
  • controllare e razionalizzare i costi.

2. Bilancio di previsione nel pubblico

È quel documento contabile che espone il reperimento e l’impiego delle risorse pubbliche rappresentando il principale riferimento per l’allocazione, la gestione e il monitoraggio di entrate e spese dello Stato.

Viene redatto annualmente con orizzonte triennale e approvato con legge ordinaria dal Parlamento.

Ogni anno la legge di bilancio deve recepire variazioni di entrate e spese imputabili a diversi fattori:

  • introduzione di nuove norme e l’abrogazione di altre;
  • rifinanziamento e il definanziamento di norme preesistenti;
  • rimodulazione delle risorse tra diversi capitoli di spesa;
  • la variazione di parametri rilevanti per le voci di spesa.

È composto da uno stato previsionale per le entrate e per le spese di ogni ministero con portafoglio.

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