Per le partite IVA, il termine attività, può assumere diversi significati in base al contesto in cui si utilizza la parola.

 

In ragioneria, in finanza d’impresa ed in economia il termine può essere inteso come cespite.

 

Sempre in economia può essere riferito allo stato patrimoniale oppure come impresa, cioè come senso del lavoro.

 

Qui di seguito proviamo a dare due definizioni in un contesto economico ed in un contesto finanziario.

 

Attività economiche

L’attività economica viene intesa come lo scopo scatenante che ha determinato la nascita dell’azienda.

 

Quindi l’azienda come un’organizzazione di beni e capitale umano finalizzata a soddisfare fabbisogni umani attraverso la produzione, la distribuzione o il consumo di beni economici. 

 

In questo caso l’organizzazione è strutturata secondo un’organizzazione aziendale e amministrata dalla gestione del management aziendale.

 

In questo contesto l’azienda viene condotta da un soggetto definito imprenditore mentre tutte le funzioni esercitate dall’intera azienda vengono intese come le attività realizzate tramite processi aziendali nati da una gestione operativa che ne ha determinato la sua pianificazione.

 

Attività finanziarie

I movimenti finanziari di un’azienda vengono intesi come quelle operazioni svolte sia sui mercati finanziari sia come operazioni economiche operative che hanno come unico scopo quello di aumentare il profitto, quindi la remunerazione economica dell’azienda.

 

Le attività finanziarie rientrano nella suddivisione della attività correnti oltra a:

  • liquidità;
  • scorte;
  • crediti verso i clienti.

 

Attività intesa come stato patrimoniale

Le attività svolte da un’azienda devono essere inserite all’interno del bilancio di esercizio.

 

Questo documento rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda al termine del periodo amministrativo e del risultato economico d’esercizio.

 

Il bilancio di esercizio di determina con la:

  • redazione dell’inventario;
  • registrazione delle scritture di assestamento (valori di conto in valori di bilancio);
  • determinazione del saldo dei conti;
  • redazione della situa<ione contabile;
  • chiusura dei conti nel conto economico di fine anno e dello stato patrimoniale.

 

A questo punto vengono prodotti i seguenti documenti:

  • stato patrimoniale;
  • conto economico;
  • nota integrativa;
  • rendiconto finanziario;
  • relazione della gestione.

 

Di questi documenti quello che ci interessa per definire l’attività di un’azienda è lo stato patrimoniale, cioè quel documento che definisce la situazione del patrimonio dell’azienda in un determinato momento.

 

Esso si compone della macro area dell’attivo (attività o investimenti) e della macro area del passivo (fonti di finanziamento e capitale netto).

 

L’attivo, in questo caso, viene inteso come:

  • la liquidità immediata;
  • la liquidità differita;
  • le rimanenze (attività correnti o attivo circolante);
  • le immobilizzazioni tecniche (materiali e immateriali) e le immobilizzazioni finanziarie (attività fisse o immobilizzate).

 

RIMANENZE

Chiamate ance attivo circolante o corrente, rappresenta l’insieme degli impieghi di breve durata e dei mezzi liquidi, cioè tutti quei mezzi e/o strumenti che non hanno un utilizzo durevole da parte dell’azienda.

 

L’attivo corrente è l’insieme degli impieghi di breve durata e dei mezzi liquidi, come ad esempio le rimanenze di materie prime, i crediti e cambiali a breve termine, i brevetti e il denaro in cassa.

 

IMMOBILIZZAZIONI

Sono i beni dell’impresa che non si esauriscono in un solo esercizio e offrono benefici economici in più esercizi.

 

Le immobilizzazioni si dividono in tecniche (immateriali e materiali) e finanziarie (attività fisse).

 

Le immobilizzazioni immateriali si compongono di beni pluriennali non tangibili utilizzati in modo limitato, cioè devono essere ammortizzati e rinnovati, come ad esempio:

  • i costi di impianto, di impianto, di ricerca, di sviluppo e di pubblicità;
  • i diritti di brevetto industriale e i diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno;
  • le concessioni;
  • le licenze;
  • i marchi;
  • l’avviamento.

 

Le immobilizzazioni materiali sono beni di uso durevole utilizzati nella produzione, possono rappresentare i costi comuni a più esercizi che concorrono ad un processo produttivo pluriennale.

 

Le immobilizzazioni finanziarie ovvero quei movimenti finanziari finalizzati alla partecipazione non temporanea o ai prestiti a medio e lungo termine.

 

La partecipazione finanziaria avviene per motivi di investimento dovuto ad un eccesso di liquidità e ad un piano di integrazione aziendale che rientra in un piano di investimenti.

 

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