Il codice ATECO è stato pubblicato per la prima volta il 1 gennaio del 2008 ed è un sistema alfa numerico per la classificazione di tutte le attività economiche presenti sul territorio italiano ed è fornito dalla Camera di Commercio all’apertura di una nuova attività.

 

Il codice è stato adottato dall’ISTAT per poter svolgere a sua volta rilevazioni statistiche di carattere economico.

 

Le lettere stanno ad indicare il macro-settore dell’area economica di appartenenze:

  • A: agricoltura, silvicoltura e pesca;
  • B: estrazione di minerali da cave e miniere
  • C: attività manifatturiere;
  • D: fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata;
  • E: fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento;
  • F: costruzioni;
  • G: commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli;
  • H: trasporto e magazzinaggio;
  • I: attività dei servizi e assicurative;
  • J: servizi di informazione e comunicazione;
  • K: attività finanziarie e assicurative;
  • L: attività immobiliari;
  • M: attività professionali, scientifiche e tecniche;
  • N: noleggio agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese;
  • O: amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria;
  • P: istruzione;
  • Q: sanità e assistenza sociale;
  • R: attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento;
  • S: altre attività di servizi;
  • T: attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze;
  • U: organizzazioni ed organismi extraterritoriali.

 

Mentre i numeri, che seguono ogni lettera, sono la rappresentanza dei diversi gradi di dettaglio, le articolazioni e le disaggregazioni dei settori stessi.

 

Per trovare il numero della propria attività è possibile consultare il certificato di attribuzione della P.IVA, la visura camerale o visitare il sito dell’ISTAT.

 

Esempio pratico

Prendiamo il seguente codice F42.13.00; esso richiama costruzioni di ponti e gallerie:

  • F: sezione costruzioni;
  • 42: divisione costruzione di opere di pubblica utilità;
  • 42.1: gruppo costruzioni di strade e ferrovie;
  • 42.13: classe costruzioni di ponti e gallerie;
  • 42.13.0: categoria costruzione di ponti e gallerie;
  • 42.13.00: sottocategoria costruzione di ponti e gallerie.

 

L’esempio sopra proposto è stato scelto in quanto non sempre nel codice ATECO si possono trovare differenza tra categorie e sotto categorie ed in questi casi si ha un solo codice.

 

A cosa serve il codice ATECO?

È utile per le comunicazioni e le dichiarazioni all’Agenzia delle Entrate in sostituzione del ATECOFIN 2004.

 

Con il codice ATECO è possibile conoscere la fascia di rischio di attribuzione della propria attività e quindi sapere quali sono le misure di sicurezza di un locale, di prevenzione e protezione dei lavoratori, la formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro.

 

Se un’attività economica ha diversi campi d’azione il codice ATECO primario sarà quello riferito all’attività che contribuisce in percentuale maggiore al valore aggiunto dell’unità.

 

Le altre attività avranno un codice ATECO secondario e non c’è un limite per le partite IVA di avere un codice ATECO.

 

Il codice ATECO è obbligatorio nel momento in cui si vuole partecipa ad un bando di gara per la Pubblica Amministrazione o si tratta con la Pubblica Amministrazione.

 

Codice ATECO e indice ISA

L’indice ISA sono il nuovo metodo per il calcolo statistico ed economico che ha sostituito lo studio di settore.

 

Gli indici ISA hanno hanno l’obbiettivo di stabilire il grado di affidabilità fiscale delle partite IVA.

 

All’interno di ogni indice ISA vengono raccolte tutte le attività economiche in base al loro codice ATECO.

 

 

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